Cresce la presenza dei Responsabili per la transizione al digitale nella PA: in un anno le nomine dei responsabili per la transizione al digitale (RTD) nelle pubbliche amministrazioni italiane hanno segnato un aumento di oltre il 70%. E a settembre del 2018 i dirigenti incaricati erano 2.939.
Oggi sono più di 5mila e secondo quanto stabilito dall’art. 17 del CAD (Codice dell’Amministrazione Digitale), ogni pubblica amministrazione è tenuta a individuare un RTD, ossia un responsabile che si occupi di coordinare operativamente la trasformazione digitale dei servizi ai cittadini e alle imprese, adottando modelli di relazione trasparente e aperti con la società civile.
E proprio per supportare le PA in questo percorso e sensibilizzarle sulla necessità di attivarsi, è stata creata la Conferenza dei RTD.
Questa struttura organizzativa, coordinata da AgID, si riunisce periodicamente per condividere esperienze. E incentivare la diffusione della cultura dell’innovazione nella PA. Di volta in volta coinvolgendo i responsabili per la transizione al digitale delle pubbliche amministrazioni centrali e locali.
Il Responsabile per la Transizione al Digitale (RTD) ha tra le principali funzioni quella di garantire operativamente la trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione, coordinandola nello sviluppo dei servizi pubblici digitali e nell’adozione di modelli di relazione trasparenti e aperti con i cittadini.
E l’ articolo 17 del Codice dell’Amministrazione Digitale obbliga tutte le amministrazioni a individuare un ufficio per la transizione alla modalità digitale. Il cui responsabile è il RTD e a cui competono le attività e i processi organizzativi ad essa collegati. E necessari alla realizzazione di un’amministrazione digitale e all’erogazione di servizi fruibili, utili e di qualità.
Infine con la Circolare n. 3 del 1 ottobre 2018, adottata dal Ministro per la Pubblica Amministrazione, l’AgID sollecita tutte le amministrazioni pubbliche a individuare al loro interno un RTD.